Giardino dei Folli Villaggio solidale e sostenibile – Cohousing & Aps

La nostra storia

Nel lontano 2013 un manipolo di persone inizia a pensare a un nuovo modo di vivere. Nel 2014 le prime famiglie acquistano un terreno nella periferia di Bologna. Dal 2015 inizia un lungo percorso per creare il gruppo che arriverà poi ad abitare nelle case. Acquistate le serre le famiglie iniziano a incontrarsi assiduamente. Le riunioni sono settimanali, a volte della durata anche di quattro o cinque ore.

 

Il gruppo si assesta sulle 15 famiglie di provenienza scout, gas (gruppi di acquisto solidale) e persone sensibili agli argomenti di sostenibilità ambientale e sociale. Nelle nostre riunioni non mancano momenti di confronto, di conoscenza; ognuno parla del motivo che l’ha portato a trovarsi lì, alle aspettative che ha e che cosa porta al gruppo. Si parla di tutto: dal tipo di case al regolamento di Cohousing. A questo punto ci serve un documento condiviso in cui scrivere i nostri principi. Decidiamo così di tenere traccia scritta dei nostri incontri, che sono una fucina di idee, e Sandro Medici alla fine scrive le pagine che racchiudono i nostri desideri, i nostri obiettivi e gli impegni che ci prendiamo per il futuro.

La carta dei valori

La stesura della Carta dei Valori ci occupa quasi un anno e alla fine del 2015 festeggiamo con una cerimonia la firma della nostra Carta dei Principi.

dalla “Carta dei Principi” del Giardino dei Folli:

LE FINALITÀ

 

Vogliamo :

  • Dare vita ad una esperienza di “cohousing”: … ovvero una modalità di abitare e di relazione di vicinato consapevole, attivo e solidale che migliorino il benessere e la qualità della vita di tutti.
  • Costruire case, oggi, che si pongano come prototipo di un modo di edificare, abitare e vivere un contesto urbano rispettoso dell’ambiente.
  • Creare un luogo che diventi un importante laboratorio di sperimentazione sociale, mettendo a disposizione del territorio le nostre risorse.
  • Formare un insieme di famiglie e/o singoli persone in cui ogni individuo possa vivere in maniera sostenibile; poter condividere le esperienze e le competenze ed essere in contatto con persone e
    gruppi che hanno gli stessi valori a livello locale e globale.
  • Contrastare i problemi ed il disagio derivanti dal crescente isolamento umano e sociale.


Dare il via ad un modello sociale, economico e di valori che costituisca un patrimonio importante per la città.
UN MODELLO CHE PARTE DAL BASSO!

La cooperativa edilizia Giardino dei Folli (GdF)

In contemporanea alle riunioni dedicate ai fondamenti del nostro gruppo, proseguiamo i lavori con i nostri tecnici. Ci facciamo aiutare dagli architetti Luca Rigoni e Paola Serventi per quanto riguarda tutta la struttura delle case e del nostro villaggio. Non fidandoci del mercato edilizio, decidiamo di costituirci cooperativa. Parte per noi una nuova avventura. Decidiamo chi sarà il Presidente e i componenti del CdA; qualcuno si prende a mano i vari capitolati per poi portare al gruppo le varie selezioni. Ogni decisione viene presa dal gruppo in modo partecipativo. Andiamo alle Fiere di settore e agli open day delle aziende di case in legno. La KlimaHouse di Bolzano diventa per noi un appuntamento fisso per due anni consecutivi.

Il cantiere 2018-2019

Una volta selezionate le aziende, firmato i contratti e contattato Banca Etica siamo pronti per iniziare il cantiere. Le case in legno vengono su come funghi, in una giornata ecco gli edifici sistemati! In due settimane tutte e quattro le case sono al loro posto. Per contenere i costi il gruppo decide di tenere pulito il cantiere e di affrontare qualche piccolo lavoro in autocostruzione. Per questo motivo partecipiamo tutti agli incontri sulla sicurezza in cantiere e acquistiamo: caschetti e scarpe antinfortunistica. I sabati e le domeniche dell’estate 2019 li trascorriamo a pulire e sistemare il cantiere e le nostre case.

2020 Finalmente nelle case

A gennaio 2020 le prime famiglie entrano finalmente nelle case e il Cohousing prende vita. Quello che fino a quel momento era stato un sogno è diventato realtà. I lavori proseguono solo nel parco per sistemare l’ettaro di terreno in cui piantiamo alberi e arbusti per definire i confini e mettere in moto la fitodepurazione e il macero annesso.

Dal rogito all’APS

Con i rogiti degli appartamenti, in cui ogni cohouser diventa proprietario della propria casa, la cooperativa edilizia chiude. Il gruppo decide che la prosecuzione naturale del nostro cammino è una Associazione di Promozione Sociale. In questo modo possiamo aprirci al territorio in tutte le forme che avevamo deciso e scritto nella Carta dei Valori. L’associazione viene iscritta al RUNTS e inizia la sua opera di formazione sui temi ambientali con scolaresche, giovani e incontri a tema con adulti. L’opera inizia a fine 2022… il tempo del Covid è servito al Cohousing per testare la nuova vita insieme e per decidere le modalità di lavoro una volta usciti dalla pandemia.